
di Alessandra Schofield
Previdenza complementare Unipol Previdenza Futura Un salvadanaio per integrare la nostra pensione. Unipol Previdenza Futura è un piano individuale pensionistico (PIP) Unipol vigilato dalla COVIP e finalizzato alla costruzione di una pensione complementare. Potremmo considerarlo una sorta di salvadanaio, nel quale mettiamo da parte denaro che viene investito per poter contare su una pensione aggiuntiva – eventualmente reversibile, se lo desideriamo – quando smetteremo di lavorare. Non sostituisce la pensione statale, ma la affianca per aumentare il nostro reddito futuro. È basato sul meccanismo cosiddetto “a contribuzione definita”: la prestazione finale dipende da quanto versiamo e dai rendimenti delle linee scelte, che per loro natura oscillano e vanno valutati con orizzonte di lungo periodo.
Possiamo aprirlo liberamente, indipendentemente dal lavoro che facciamo. Se siamo dipendenti, possiamo decidere di versare anche il TFR, cioè la liquidazione che il nostro datore di lavoro sta accumulando per nostro conto o, nel settore privato, scegliere di versare il solo TFR. Stabiliremo noi, comunque, importo e frequenza dei versamenti, che possono essere mensili, trimestrali, semestrali o annuali e le somme confluiranno nella nostra posizione individuale. Se, durante il contratto, vorremo modificare la cifra o la frequenza, saremo liberi di farlo: non c’è un minimo obbligatorio imposto.
Per aderire sarà sufficiente compilare e firmare un modulo in Agenzia, ed entro due settimane la Compagnia – che gestisce il nostro Piano Individuale Pensionistico – ci confermerà l’attivazione. Ogni anno, entro il 31 marzo, riceveremo un prospetto aggiornato con il totale accumulato e una stima di quanto potremmo ricevere al momento della pensione e, naturalmente, online potremo sempre controllare la nostra posizione.
Quando cesseremo la nostra attività lavorativa, potremo scegliere se ricevere una rendita mensile a vita o la rendita più una somma pari fino alla metà del capitale. Prima della pensione, inoltre, avremo la possibilità di chiedere un anticipo: fino al 75% se abbiamo gravi problemi di salute o – dopo alcuni anni di adesione – per comprare/ristrutturare la prima casa, e fino al 30% per altre necessità. Se perdiamo il lavoro o diventiamo invalidi, possiamo riscattare la posizione, cioè ritirare in tutto o in parte quanto abbiamo accumulato. Prevista anche una formula speciale, la RITA, che ci permette di avere una sorta di pensione anticipata attingendo al fondo alcuni anni prima della pensione ufficiale.
Dal punto di vista fiscale, questo strumento è molto più conveniente di un normale investimento, perché ci fa risparmiare tasse sia mentre versiamo, sia quando riceviamo la prestazione.
I soldi che versiamo vengono investiti in un’ottica semplice e mirata. Possiamo scegliere tra la “Combinazione libera”, decidendo in che percentuale dividere i versamenti tra comparti differenti per rischiosità, e il “Programma Life Cycle”, che sposta automaticamente i soldi da investimenti più volatili ma potenzialmente più redditizi a investimenti più sicuri man mano che ci avviciniamo alla pensione. Il primo comparto si chiama Previattiva Unipol: è prudente e garantisce che il nostro capitale non perda mai valore (non può scendere sotto lo zero). Investe soprattutto in titoli di Stato e obbligazioni europee. È pensato per chi è vicino alla pensione o non vuole correre rischi. Il secondo si chiama PreviGlobale: investe soprattutto in azioni di aziende in tutto il mondo. Può crescere molto di più nel lungo periodo, ma anche oscillare e scendere in certi anni. È indicato per chi è giovane e ha davanti molti anni prima della pensione. Il nostro Agente di fiducia potrà aiutarci a scegliere l’opzione migliore per noi.
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