
di Alessandra Schofield
ISTAT Un milione e 700.000 persone colpite da truffe e raggiri online Fino a 5.000 euro i danni economici da furti in abitazione. Il recente rapporto ISTAT “Reati contro la persona e la proprietà – Vittime ed eventi” analizza i crimini commessi nei confronti dei cittadini italiani nel periodo 2022-2023, confrontando i dati con quelli del biennio 2015-2016.
Nel periodo considerato, il 3,3% degli utenti internet ha subito truffe e raggiri online. Può sembrare una piccola percentuale, ma parliamo di circa 1 milione e 700mila persone. Le truffe legate agli acquisti su internet, pur rappresentando la forma più diffusa di crimine informatico, sono comunque diminuite di circa il 27% rispetto al 2015-2016. Al contrario, sono aumentati i reati legati all’utilizzo di strumenti bancari online, con un incremento del 74% nelle sottrazioni di denaro tramite operazioni telematiche. La clonazione delle carte bancarie ha colpito l’1,1% degli utenti. Il phishing ha invece registrato un calo: 6,9% rispetto al 7,7% di sette anni prima. Probabilmente merito anche di tutte le campagne istituzionali e di una generale diffusione di maggiori informazioni e cultura in questo senso.
L’incidenza dei reati è significativamente più alta nei comuni centrali delle aree metropolitane. I reati predatori individuali colpiscono il 5,3% dei residenti di questi centri, rispetto a una media nazionale del 2,3%. I reati contro i veicoli sono più frequenti (11%) rispetto alla media italiana (4,5%). L’utilizzo abituale dei mezzi pubblici incrementa il rischio di subire borseggi e scippi: gli utenti quotidiani registrano una prevalenza del 2,8% di borseggi, cinque volte superiore a quella di chi non li usa. Il rischio di rapina è triplo tra chi esce frequentemente la sera, e le aggressioni colpiscono prevalentemente giovani adulti fino a 34 anni (1,7%, con un picco del 2,1% tra i maschi). Le minacce colpiscono più le giovani donne (0,7% fino a 34 anni).
I furti nell’abitazione principale sono passati dall’1,8% allo 0,6%. Tuttavia, è cresciuta la percentuale di furti avvenuti tramite scasso della porta d’ingresso, che raggiunge il 28,6% (era 19,8% nel 2015-2016). Altri ingressi avvengono da finestre, balconi o porte lasciate aperte (30,7%). Il 9,7% dei furti è attribuito a persone già presenti in casa. Gli oggetti più frequentemente sottratti sono gioielli e pellicce (49,7%), denaro (48,7%) e argenteria o opere d’arte (36,1%).
I furti di auto e camion sono passati da 1,5 a 0,7 per 100 famiglie. I furti di moto e ciclomotori si attestano all’1,3%. I monopattini elettrici, rilevati per la prima volta, risultano rubati nel 3,6% delle famiglie che li possiedono. La denuncia per questi reati è molto alta: oltre il 90% per i veicoli, fino al 100% per i furgoni. Più del 60% delle auto/camion e il 45,7% delle moto rubate sono stati ritrovati, con esito positivo totale o parziale.
La propensione alla denuncia delle aggressioni è aumentata significativamente, passando dal 19,9% al 40,6%. L’incremento è correlato alla crescita di episodi che comportano ferite (43,6%). Le minacce sono spesso motivate da problematiche dell’autore (21,8%), motivi sentimentali o sessuali (21,7%) e intenzione di umiliazione (20,7%).
I reati contro la persona si verificano principalmente tra le 6 e le 21. Il 94,4% dei borseggi e il 91,4% dei furti personali avviene di giorno. Le aggressioni (35,7%) e le rapine (31,8%) sono invece più frequenti di notte. I furti in abitazione accadono nel 60,9% dei casi tra le 18 e le 9, mentre quasi la metà dei furti esterni all’abitazione avviene nelle stesse ore. I furti di veicoli si concentrano di notte, come il 75,5% dei furti di auto e camion.
Gli autori dei reati agiscono per lo più da soli, specialmente negli scippi (68,1%) e nelle aggressioni (58,1%). Le rapine vedono più frequentemente la presenza di più autori (56,5%). Si tratta prevalentemente di uomini. Gli scippi sono commessi nel 95,1% dei casi da estranei; le minacce coinvolgono più spesso conoscenti, vicini o familiari (39,1%). Secondo le vittime, gli autori sono italiani nel 67,4% delle aggressioni, nel 48% delle rapine e nel 24,5% degli scippi. Le armi sono utilizzate nel 34,2% delle rapine e nel 16,9% delle aggressioni.
Il 62% delle vittime ha subito più di un reato della stessa tipologia nei 12 mesi precedenti l’intervista. Il dato, sebbene in lieve calo rispetto al 2015-2016, mostra una tendenza storica decrescente rispetto al 1997-1998, quando la percentuale era del 73,5%. I reati che più frequentemente colpiscono ripetutamente le stesse vittime sono le minacce (42,3%) e le aggressioni (16,7%). Tra i reati contro la famiglia, il 29,2% delle famiglie proprietarie di veicoli ha subito più di un reato, così come il 32,1% delle famiglie per i furti in abitazione.
Il danno economico resta sotto i 500 euro nel 90% dei borseggi, furti di oggetti personali e parti di veicoli. L’importo sale notevolmente nei furti in abitazione, ove il 53,1% delle perdite è compreso tra 500 e 5.000 euro. I danni maggiori si osservano nei furti di veicoli, con il 12,8% delle vittime che denuncia una perdita tra i 10.000 e i 25.000 euro. I dirigenti, imprenditori e liberi professionisti subiscono danni medi superiori rispetto ad altre categorie socio-economiche.