
di Alessandra Schofield
Polizza TCM Unipol Vita Serena Per dare tranquillità alle persone che amiamo. Unipol Vita Serena è una polizza “puro rischio” cosiddetta TCM (Temporanea Caso Morte) che garantisce – nel solo caso di decesso dell’assicurato per malattia prima della scadenza del contratto (ed è questo appunto il puro rischio) – la liquidazione del capitale ai beneficiari.
Il contratto è privo di limiti territoriali e prevede capitale e premio annuo costanti per tutta la sua durata.
È definita “Temporanea Caso Morte” perché la copertura ha la caratteristica di essere valida solo per un periodo di tempo determinato – che in questo caso va dai 2 ai 30 anni e viene stabilito al momento della sottoscrizione (quindi è temporanea) – e la prestazione assicurata viene corrisposta solo se l’Assicurato muore durante la durata del contratto (caso morte).
L’età dell’assicurato alla scadenza non deve superare gli 80 anni.
Chi sottoscrive la polizza può determinarne i beneficiari, siano essi persone fisiche o giuridiche, in assoluta libertà. Può, inoltre, modificarli o revocarli in qualsiasi momento durante il contratto. Il capitarle assicurato non fa parte dell’asse ereditario, tuttavia, se nessun beneficiario viene indicato, verrà liquidato ai legittimi eredi (art. 1920 del Codice Civile).
Questo tipo di polizza è impignorabile e insequestrabile, ed è detraibile al 19% e fino a un massimo di 530 €.
Poiché la prestazione viene erogata solo a seguito di decesso per malattia, e dunque lo stato di salute dell’assicurato al momento della sottoscrizione della polizza è particolarmente importante, essere fumatori o non fumatori (ovvero non aver fumato almeno nei 24 mesi precedenti) incide sull’entità del premio. In caso di cambio di abitudine al fumo, è obbligatorio darne comunicazione scritta e se – in caso di sinistro, ovvero di malattia che causa la morte – si scopre che l’assicurato ha ricominciato a fumare senza comunicarlo, si applicano le conseguenze previste dal Codice Civile all’art. 1898.
Per la stessa ragione, dovremo compilare un apposito questionario anamnestico e, seppur non bbligatorio, possiamo sottoporci a visita medica ed eventuali ulteriori accertamenti, per consentire alla Compagnia di conoscere il nostro stato di salute al momento di stipulare il contratto. Qualora tale visita venga svolta e abbia esito favorevole, la copertura sarà immediatamente effettiva. Diversamente, entra in gioco la “carenza”, ovvero un determinato periodo di attesa prima che la garanzia abbia efficacia. Solo trascorso questo termine, la prestazione potrà essere erogata in caso di morte per malattia.
L’importo del premio da versare e il capitale assicurato (che verrà quindi liquidato ai beneficiari) risultano da una valutazione combinata di più fattori: la durata del contratto, la nostra età, il nostro stato di salute, il comportamento relativamente al fumo e le nostre abitudini di vita. Modificare questi ultimi due parametri può incidere positivamente o negativamente su quanto dobbiamo pagare annualmente. Chiaramente, maggiore è il capitale che richiediamo, più alto sarà il premio annuo da pagare.
Unipol Vita Serena prevede la possibilità di estendere la garanzia ad ulteriori coperture, facoltative e disponibili a pagamento. Vediamo di cosa si tratta:
- Si può aumentare il capitale assicurativo in caso di decesso del 50% o raddoppiarlo.
- Si può estendere la copertura alla morte da infortunio; la polizza base, come abbiamo visto, copre solo il decesso da malattia
- Si può coprire specificatamente la morte causata da un incidente
- Si possono inserire coperture aggiuntive per il nucleo familiare
- Si può aggiungere la garanzia accessoria “Malattia Grave”, con diversi livelli di copertura, utile qualora nella nostra famiglia di origine si siano verificate malattie gravi come infarto, ictus, tumori, etc.
Non è un argomento facile da affrontare, lo sappiamo. Nessuno di noi prende volentieri in considerazione l’idea che possa capitarci qualcosa. La perdita di una persona cara dà un dolore terribile che niente può lenire. Ma non è meglio fare in modo, almeno, di garantire un po’ di serenità a chi amiamo?