
di Alessandra Schofield
Polizze quali si possono detrarre e dedurre e come farlo. È il momento delle dichiarazioni dei redditi, ed è utile sapere che l’aver sottoscritto alcune polizze assicurative consente di pagare meno tasse, sia ai cittadini privati (persone fisiche) che alle aziende.
Andiamo a vedere.
Se siamo privati cittadini, abbiamo diritto al 19% di detrazione su quanto abbiamo pagato in un anno – ora stiamo parlando del 2024, dato che la dichiarazione dei redditi è relativa al corrente anno 2025 – per determinati contratti assicurativi e fino a determinati importi massimi di premio versato. In particolare
- Polizze Vita (rischio morte e invalidità uguale o superiore al 5%) e Infortuni – Detrazione del 19%, fino a un premio massimo di 530 € all’anno. Se la polizza è intestata a favore di una persona con disabilità grave, il tetto sale a 750 €. Facciamo un esempio: se abbiamo pagato 400 €, la detrazione del 19% su 400 € ci dà diritto a 76 € di sconto fiscale
- Polizze per la non autosufficienza (Long Term Care) – Detrazione del 19%, fino a un premio massimo di 1.291,14 €. Quindi, se abbiamo versato 1.000 € per una polizza LTC, applicando il 19% su 1.000 € avremo 190 € di detrazione
- Polizze contro calamità naturali – Detrazione del 19% senza limiti di spesa se la polizza copre la nostra abitazione principale contro terremoti, alluvioni e altri eventi catastrofali. Vale anche per polizze multirischio, ma solo la quota riferita al rischio calamità è detraibile. Quindi, se la nostra polizza per la casa costa 600 €, di cui 200 € coprono il terremoto, il 19% di detrazione si applicherà a questi 200 € e avremo diritto a 38 € di sconto fiscale
Per ottenere la detrazione, il pagamento dovrà essere stato fatto con un metodo tracciabile (bonifico, carta di credito, carta di debito, bollettino postale, etc.).
Conserviamo la seguente documentazione, che ci servirà per inserirla nella dichiarazione dei redditi o comunque per verificare la correttezza dei dati che l’Agenzia delle Entrate ha già acquisito nel modello della precompilata, o darla al commercialista: contratto della polizza, attestazione della Compagnia che riporta il premio pagato, nome e codice fiscale dell’assicurato e il tipo di copertura, la ricevuta del pagamento tracciabile, la certificazione di disabilità nel caso in cui la polizza sia per una persona disabile e il codice fiscale del beneficiario (se diverso da noi).
Se siamo liberi professionisti o rappresentiamo un’impresa (anche individuale), le spese per alcune polizze possono invece essere dedotte, cioè scalate dal reddito imponibile, abbassando così le tasse che dobbiamo pagare. Quali polizze possiamo dedurre?
- Polizze infortuni e malattia per dipendenti o amministratori – Deducibili al 100% se riguardano il lavoro (vedi copertura infortuni sul lavoro). Quindi, se l’azienda paga 1.200 € per una polizza infortuni ai dipendenti, quei 1.200 € vengono sottratti al reddito su cui si devono pagare le tasse
- Polizze “Key Man” (coprono persone chiave dell’impresa) – Deducibili se il beneficiario è l’azienda; se il beneficiario è l’individuo, parte della polizza può essere un fringe benefit tassato a parte
- Polizze RC professionale (obbligatorie per molte professioni, come medico, avvocato, ingegnere, etc.) – Sempre deducibili se connesse all’attività
- Polizze sanitarie integrative per i dipendenti – Deducibili per l’impresa. Per i dipendenti non sono tassate fino a 258,23 € all’anno
- Polizze su beni aziendali (come incendio, furto, cyber risk) – Interamente deducibili se coprono beni strumentali all’attività (immobili, magazzini, macchinari…)
Per ottenere la deduzione, il pagamento deve essere effettuato con un metodo tracciabile, intestato all’azienda o al professionista. Conserviamo il contratto della polizza, la fattura o la ricevuta intestata all’impresa o al professionista, la prova di pagamento tracciabile, il prospetto dei fringe benefit (se la polizza è per dipendenti/amministratori) e la documentazione sui beni assicurati (se la polizza è su beni aziendali, serve prova che siano strumentali all’attività).
Vediamo ora dove inserire nella dichiarazione dei redditi le spese effettuate per queste polizze assicurative, in base alle diverse situazioni.
- Cittadini privati (Persone fisiche non titolari di partita IVA) – Modello 730
- Sezione I – Quadro E – Oneri e Spese
- Polizze vita/infortuni (con rischio morte/inabilità ≥5%), righi E8-E10, Codice 36
Polizze LTC (non autosufficienza), righi E8-E10, Codice 37
Polizze calamità naturali (abitazione principale), righi E8-E10, Codice 43 - Se usiamo la dichiarazione precompilata, le polizze assicurative detraibili sono di solito già caricate dall’Agenzia delle Entrate e si trovano, appunto, nel Quadro E, righi E8-E10. Tuttavia, è sempre opportuno verificare che la polizza sia effettivamente presente, l’importo detraibile sia corretto e i dati del beneficiario/assicurato siano corretti.
- Lavoratori autonomi (con partita IVA, in regime ordinario) – Modello Redditi PF (ex Modello Unico)
- Sezione I – Quadro E – Oneri e Spese
- Polizze vita/infortuni (con rischio morte/inabilità ≥5%), righi E8-E10, Codice 36
Polizze LTC (non autosufficienza), righi E8-E10, Codice 37
Polizze calamità naturali (abitazione principale), righi E8-E10, Codice 43 - Se usiamo la dichiarazione precompilata, le polizze assicurative detraibili sono di solito già caricate dall’Agenzia delle Entrate e si trovano, appunto, nel Quadro E, righi E8-E10. Tuttavia, è sempre opportuno verificare che la polizza sia effettivamente presente, l’importo detraibile sia corretto e i dati del beneficiario/assicurato siano corretti.
- Le spese assicurative professionali (come RC professionale, infortuni per l’attività, Key Man, ecc.) non sono inserite nella precompilata e vanno inserite manualmente nei quadri RE, RG o RF, a seconda del regime contabile.
- Quadro RE/RG (a seconda del regime fiscale)
- Ordinario (Professionisti): Quadro RE, rigo RE18 “Altre spese”
Ordinario (Imprese individuali): Quadro RG, rigo RG22 “Spese generali”
Contabilità ordinaria (professionisti o imprese): Quadro RF, rigo RF21 “Altri costi per servizi” o RF24 “Spese per lavoro dipendente” - Per i lavoratori autonomi in regime forfettario, come noto, nessuna deduzione è ammessa e le spese non si indicano. Tuttavia, chi è in regime forfettario ma ha anche redditi da lavoro dipendente o da pensione può usare il Quadro E del Modello Redditi PF solo per quelle fonti di reddito. In tal caso, però, le detrazioni valgono solo per le spese sostenute come persona fisica, non quelle professionali.
- Società di persone (Snc, Sas) – Modello Redditi SP
- Qadro RF, righi RF21 (Altri costi per servizi) e RF24 (Spese per lavoro dipendente)
- Società di capitali (Srl, Spa, Sapa) – Modello Redditi SC
- Quadro RF, righi RF21 (Altri costi per servizi) e RF24 (Spese per lavoro dipendente)
- Enti non commerciali con attività commerciale – Modello Redditi ENC
- Quadro RF, righi RF21 (Altri costi per servizi) e RF24 (Spese per lavoro dipendente)