
di Alessandra Schofield
Posta Elettronica Certificata Chi può e chi deve attivare una PEC. La Posta Elettronica Certificata (PEC) è stata istituita ufficialmente in Italia nel 2005 con un Decreto del Presidente della Repubblica (il n. 68 dell’11 febbraio, poi e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 aprile 2005), che ha introdotto e regolamentato per la prima volta questo strumento per la trasmissione di documenti informatici con valore legale, definendone caratteristiche tecniche, modalità d’uso e valore giuridico.
Ma di cosa si tratta, esattamente e che differenza c’è rispetto alla email ordinaria che ormai praticamente tutti noi abbiamo? Dal punto di vista dell’utilizzo, nessuna differenza: con la PEC possiamo ricevere e inviare email inserendo oggetto e destinatario, esattamente come facciamo con un indirizzo di posta elettronica tradizionale. La vera differenza, e anche l’utilità, è che le email scambiate tramite la Posta Elettronica Certificata hanno valore legale e sono equiparate in tutto e per tutto alla raccomandata con ricevuta di ritorno che andiamo a fare nell’ufficio postale.
Questo perché l’invio, l’accettazione e l’avvenuta consegna delle email PEC sono, appunto, certificate ufficialmente e producono ricevute corredate di data e ora, facendo sì che siano sempre tracciabili e rendendoci possibile dimostrare in modo inoppugnabile che quella determinata comunicazione è stata inviata e ricevuta. È importante, però, ai fini della certificazione ufficiale, che gli scambi di comunicazione avvengano tra email PEC e non tra email ordinarie e PEC o viceversa.
I gestori PEC accreditati e vigilati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) si preoccupano inoltre di adottare adeguate misure di sicurezza per tutelare gli utenti, associati al proprio account in maniera univoca, da qualsiasi tentativo di manomissione.
Ora, è obbligatorio avere una propria PEC? La risposta è: dipende. Vediamo perché.
La PEC è obbligatoria per:
- tutte le imprese che operano in Italia – di qualunque natura e in qualunque forma (ditta individuale, SpA, Srl, Società di Persone etc.)
- tutti i professionisti iscritti agli Albi
- tutti i soggetti della Pubblica Amministrazione
- tutti i titolari di Partita IVA
- tutti gli amministratori di società
Unica eccezione è costituita dai titolari di partita IVA in regime forfettario, purché non iscritti in Camere di Commercio o Albi professionali, unici ad essere esentati dall’obbligo di dotarsi della PEC.
Le sanzioni pecuniarie e non per chi – obbligato a dotarsi di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata – disattenda tale onere, possono essere importanti.
I privati cittadini che non rientrino nelle categorie suelencate non sono tenuti ad attivare una PEC.
Tuttavia, per quanto spiegavamo in apertura, è un’operazione semplice, economica e consigliabile. L’istituzione delle PEC rappresenta un aspetto che ha visto l’Italia positivamente all’avanguardia.
L’Unione Europea, dal canto suo, si sta muovendo verso la REM (Registered Electronic Mail), o PEC europea, per garantire valore legale transfrontaliero alle comunicazioni elettroniche e consentire l’invio e la ricezione certificata tra cittadini, imprese e PA di tutti i Paesi UE.
Ultima considerazione: la PEC è indispensabile ai fini del domicilio digitale, di cui parleremo la prossima volta.